martedì 4 febbraio 2014

Io sono un uomo missile

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Era da tanto tempo che non penetravo blogger.
Che dite? Come state?
Io da tempo mi sono ridotto a fare l'insegnante di pittura il lunedi sera,come un attore di un film di serie B.
Approposito di attori,è morto un paio di giorni fà quello che ha interpretato il giornalista rompiballe in "red dragon".
Ciò mi ha sconvolto,sembrava fosse un uomo con la testa sulle spalle,invece anche lui è entrato nel tunnel delle mezze seghe milionarie che si ammazzano perché depressi o infelici o drogati inetti.
Aimé,pazienza.

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Erano le dieci di sera ed ero in ritardo,il locale si trovava vicino la east coast e qualcuno del gruppo era già li,lo sapevo,lo sospettavo.Premetti l'acceleratore a tavoletta e feci schizzare la mia Citroen del 78' a 130 , Squillò il telefono satellitare,era Tiz.
Abbassai il volume della radio.
Risposi premendo un bottone.
" Ehi Fra, sei partito?"
"Da un pezzo,sono a dieci minuti dal locale"
"Anche noi stiamo per arrivare,comunque credo che troverai Jacq e il suo amico già li"
"Di quale amico stai parlando,quello riccio con la faccia da ebete?"
"Si quello là,quello stupido con la calata da italiano , quello napoletano"
"Non credo sia napoletano,ad ogni modo,ci vediamo li"
"Ok a dopo"
Riattaccai.
Rialzai il volume dello stereo, era un buon impianto audio,davano i Rolling Stones .
L'aria fuori era terribilmente fredda, era Dicembre ,ancora tre settimane e il 1993 avrebbe fatto una brutta fine.
Le strade erano ghiacciate , non c'era nessuno in giro,poche macchine , quella città era deserta.
Dopo un paio di minuti trovai la strada che portava alla east coast , proprio in quel momento partirono i Pink Floyd con Rin Like Hell.
Era una grande canzone,peccato che vidi il locale in lontananza,con le luci al neon rosso che si riflettevano sull'asfalto ghiacciato.
Spensi la radio,parcheggiai li vicino,dietro a un camper,poi scesi dal mio bolide con le gomme fumanti,
     
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Giunsi sotto l'insegna del locale,era una specie di disco-pub dove doveva esordire un certo "POP-X".
Dicevano fosse un genio della musica,una vera stella,un vero asso, uno che con la musica ci giocava sela metteva in tasca come il tastierista dei Mick'n' Rogers o Barry Huston dei L.A Corals.
Comunque questo ci sapeva davvero fare,dicevano che aveva preso una tastiera elettrica e l'aveva trasformata in un modulatore vocale,roba da fantascienza.
Ma,bando alle chiacchiere,ancora non era arrivato nessuno dei miei,c'èra un pò di gente nel parcheggio del disco-pub,gente strana.
Aspettai un paio di minuti,mi accesi una Philip Morris e appoggiai la schiena su un muro.
Ad un tratto apparve Tiz,non sò bene da dove era sbucato fuori,mi venne incontro con il solito sorriso nascosto dalla solita barba .
"Ecco il bell'uomo" mi fece
"Oh ohh ecco il grande Tiz" feci io
Ci abbracciammo,era da tanto che non lo vedevo,forse tre anni,forse di più. Da dopo il College il tempo passa cosi in fretta che ti ritrovi con la barba fino al culo e le bollette della luce da pagare.
Gli chiesi come stava,come sela passava; mi fece un mezzo sorriso seguito da un "bene..bene".
Vennero dei suoi amici,meli presentò.
Uno era alto , con la faccia spigolosa e la mascella da boxeur,l'altro era basso grasso e con la barba,con gli occhi gonfi e assenti.
Ci stringemmo la mano,come veri uomini,poi ci presentammo,non ho mai ricordato i loro nomi.
Tiz consigliò di avviarci dentro il locale,ma quello alto disse che era ancora troppo presto e che Pop-x si sarebbe fatto vivo per mezzanotte,ed erano ancora le 10 e 20.
Quindi ci mettemmo a chiacchierare del più e del meno,seguirono discorsi di politica,della guerra,della pace,della fica,dell'eiaculazione precoce,del bere,del fumare,dei vizi e delle virtù,di Dio.
In tutto ciò quello alto ne sapeva sempre più tutti,aveva una voce potente,distinta,quasi da dittatore.
Quando parlava i suoi occhi diventavano piccoli e neri,Tiz e il suo amico grasso e basso non fecero che annuirgli e rispondergli di rado.
-Poverino-,pensai,-magari ha subito un forte trauma da bambino ,o forse aspira alla carriera militare,forse un giorno evocherà le gesta eroiche dei suoi avi combattendo contro Saddam, forse è semplicemente un frustrato-
Poi scoprii che era italiano e che aveva una famiglia di militari,ecco dove si celava l'arcano.
Sentimmo un saluto lontano,quasi sotto voce.
Ci voltammo verso la strada,era Liv,un altro vecchio amico. Venne da noi ,i soliti saluti seguiti dai soliti sorrisi.
Liv era uno di quelli che dopo il College aveva deciso di prendere l'Università.Si era laureato con il massimo dei voti in ingegneria ma ora,da quello che sapevo,lavorava come bibliotecario.
Il tempo passava , io mi accesi altre due Philip Morris tra una chiacchiera e l'altra.

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Venne mezzanotte,Jacq e il suo amico non si vedevano,nel frattempo il parcheggio si era riempito di gente ,anche il locale si era riempito di gente,diavolo eravamo davvero in tanti , capii perchè le strade erano vuote.
Sentimmo degli urli , dalla strada venne una Limousine nera accompagnata da due Rolls Royce.
Dalle Rolls Royce scesero degli omoni giganteschi che aprirono letteralmente un varco tra la folla.
Alcuni urlavano,altri fischiavano,altri strillavano parole d'amore,chi salutava con la mano.
Poi venne il grande momento, Tiz mi fece "questo è davvero forte,è un genio è un pazzo totale".
Dalla Limo scese un ragazzo sui 20,portava una giacca tutta scintillante e un berretto arancione.
Gli omoni in smoking gli si misero attorno scortandolo verso l'entrata.
Ci dirigemmo anche noi verso l'entrata,con un sorriso stampato in faccia come dei liceali stupidi e soddisfatti.
Un pò tutti fecero lo stesso,diventammo una massa informe simile a un gregge di pecore,forse è cosi che si finisce.
SUlla porta dell'entrata c'era un faretto accesso puntato verso di noi,la luce era accecante,sembrava di dover proseguire verso una meta ignota, man mano che ci avvicinavamo la luce era sempre più forte e accecante,sembrava di accedere al paradiso.
Dovemmo fare una lunga fila per entrare,passò almeno un ora,sentivamo la musica rimbombare nel locale.
Poi entrammo e sulla soglia ci fù un incontro epico.
Era Jacq con il suo amico,erano già dentro e stavano ridendo,avevano due pinte di birra tra le mani.
Jacq ci venne incontro.
"Ehilàà! ma dove eravate?" ci chiese alzando un pò la voce,forse per la musica,forse perchè brillo.
"Eravamo fuori Ja!" gli fece Tiz
"Fuoori?? ma voi stavate fuoori??" ribattè Jacq
Poi il suo amico italiano fece qualche battuta,non faceva ridere.
Dentro c'era un bordello di gente,le luci venivano sparate da dei fari colorati,sulla pista la palla creava mille riflessi e bagliori.

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Dopo almeno venti minuti la musica di sottofondo si abbassò,qualcuno disse al microfono che Pop-x stava per salire sul palco.C'era poco spazio li dentro ,eravamo tutti schiacciati ,la birra di Jacq si rigirò sui suoi pantaloni,ma lui rise a squarciagola .
Diedi un occhiata veloce mentre il tizio al microfono presentava Pop-x, a sinistra una marea di gente con gli occhi puntati sul palco e le teste colorate di rosso per via di un faro.
A destra la stessa situazione solo color verde ,in un angolo l'amico di Jacq tentava di baciare una ragazza,che lo allontanava mettendogli la mano in faccia.Poi venne il grande momento:
 Le luci illuminarono il palco e getti di fumo o fumo a getti o come volete voi cominciarono ad annebbiare l'aria.
Da dietro delle tende usci fuori Pop-x ,la gente restava immobile e in silenzio.
Andò alla console,le luci colorate illuminarono la giacca,sembrava fatto di luce,poi,prese un paio di occhiali molto strani,anche questi illuminati e li indossò.
A quel punto alzò il braccio e il medio e fu solo allora che la gente esplose.
Urla,grida,agitazione,una ragazza mi pestò un piede,bestemmiai.
Infine Pop-x premette un bottone e fece partire una musica mai sentita prima.

Era nata una stella.















1 commento:

Luigi ha detto...

Io sono convinto che, se ti venisse affiancato un bravo editor, saresti il Bukowski de noartri
(è un complimento, eh!)