martedì 30 aprile 2013

Sul tramonto.

Era un martedi caldo e appiccicoso, il cielo tendeva a farcela pagare a tutti,voleva ubriacarci di pioggia sporca di sabbia,voleva imbrattare tutto.
Mi chiamò la curatrice della mostra a cui stavo partecipando .
" Olivieri,oggi c'è l'inaugurazione, selo ricorda?"
"e come faccio a scordarmelo,melo ha detto otto volte in due giorni.."
"volevo solo avvisarla,a dopo"
Riattaccai.
A pranzo la pasta fredda contornata da simpatici pomodorini rossi mi aveva dato il voltastomaco,avevo l'acido su per la gola,avevo le palle girate,l'unica cosa che volevo era buttarmi sul letto e riposare.
La luce che filtrava dalla finestra sbatteva contro la tela che non avevo voglia di continuare,quella con le due donne mezze nude.
Le donne... circa un mese fa ho lasciato l'ennesima , questa era diversa,era russa.Per il resto,era bionda,alta un paio di centimetri più di me,cosce e culo alto,bella presenza, solo che per l'eta che aveva
 (19 anni) pretendeva troppo.
Era innamorata dell'amore, e a quell'eta è fatale. Non ho risolto nulla lasciandola,gli ho solo rimandato un dispiacere che avrà con qualcuno più matto di me.
Ad ogni modo,alle tre in punto ero dal barbiere cercando di imitare Sansone.
Poi alle quattro l'inaugurazione,arrivai con dieci minuti di ritardo.Ma non c'era nessuno,o meglio,c'era solo un poveraccio alto e magro,con una camicia tutta sudata, che finiva di mettere i vasi con i fiori. Aveva messo vasi di fiori ovunque, di tutti i colori,forme e dimensioni. Avevamo più vasi di Agridea ma loro non lo sapevano.
Gli feci "senta,sono qui per la mostra,cerco la curatrice.."
Girò la testa " la curatrice è uscita adesso arriva...lei è un artista ?"
"si.."
"non ha l'aria da artista"
"e che aria ha,un artista?.."
Non rispose,continuò a finire di mettere apposto i fiori.
"Senta io mi assento un secondo,torno tra una ventina di minuti..se vede la curatrice glielo dica perfavore.."
Non rispose.
Girai i tacchi e mi incamminai verso l'uscita del Forte medioevale.
Arrivai al porto turistico,per strada tante facce,ragazzi di diciotto anni,tuti in canotta,pallone sotto braccio e ragazza .
Ah! i miei 18 anni!
Feci un breve giro,tanto per fare qualcosa,mi fumai due marlboro,poi risalii.
Al mio ritorno c'era tutta la città,un fiume di gente. C'era gente nota,gente che conoscevo a malapena,chi veniva al negozio dove lavoravo per chiedermi che vernice usare sui portoni o sui cancelli,c'era qualche politicante,l'assessore a non sò cosa,qualche criminale, e infine gli artisti che partecipavano.
Mi diressi verso l'interno della sala,dove ,tra tante opere,c'erano anche le mie,le più grandi.
( secondo me le più belle/importanti/significative)
La gente andava e veniva,dentro la sala e fuori la sala,dove c'era anche un piccolo buffè.
Diciamo che il 90% della gente era li per i tramezzini tonno e salmone e per lo spumante.
Mi si avvicinò un tizio alto in giacca e cravatta,barba poco curata ,occhialini da intellettuale sinistroide col giornale sempre sotto braccio.
"Sono suoi,quei tre in fila?"
"si.."
"sono molto belli,molto affascinanti,congratulazioni"
"grazie"
Il tizio sene andò mozzicando un tramezzino.
Poi arrivò una signora,decrepita,morente,bianca pallida.
"è lei l'artista del mare?"
Risposi con un sorriso "no signora.."
"le stele marine sono belliffime.."
Continuai sorridendo "no signora non sono io l'artista del mare.."
Sene andò tutta delusa.
Poi rientrai,c'era gente a guardare le opere,i miei tre volti. Ogni uno gesticolava con la mano,ogni uno indicava un opera,poi faceva cenno di "si" con la testa,parlava sottovoce,uno sulla destra si toglieva una caccola.
Diciamo che stetti li un bel pò,in una quarantina di minuti conobbi un pò di gente,artisti,fotografi e galleristi.
Gli artisti erano tutti alla ricerca di un significato da dare alle proprie opere dopo averle fatte,magari dopo averle vendute.
I galleristi cercavano qualcuno che il significato glielo dava prima,forse con un pò di studio e attenzione all'originalità.
I fotografi cercavano l'artista originale da fotografare.
Venne una ragazza giovane,bionda, coi tacchi e i jeans grigi attillati,un gran culo.
Mi si parò difronte .
"lei è Olivieri?"
Dissi "si" sorridendo come un ebete.
"i suoi quadri sono fantastici"
"grazie...anche lei espone?"
"si , le mie opere sono quelle " , fece cenno col dito.
Le sue opere erano un qualcosa di .. non lo sò. Erano fatte di vetroresina e cera colata sul quadro,formavano figure senza senso,senza profondità,senza anima.
Ecco,mancava l'anima.
Questo è il male più diffuso,perchè oramai abbiamo dato un valore in euro anche a quella.
Comunque, per obbligo professionale, feci finta di essere sbalordito dalle sue opere .
"sono proprio belle...interessanti..."
Poi feci la domanda che non va fatta a chi non sà cosa sta facendo della propria vita.
"E CHE SIGNIFICATO HANNO?"
La ragazza divenne paonazza. Ci furono circa dieci secondi di silenzio.
Poi fece "beh,è cera colata...con un fondo acrilico... una tecnica mista... e poi c'è tutto un significato dietro.."
Mi fece un breve sorriso,sotto il quale si celava un "brutto stronzo!".
Spari dalla mia vista.
Ecco cosa non cercavano i galleristi e i fotografi.
Ci furono altri noiosi venti forse trenta minuti di chiacchiere inutili.Uscii fuori per prendere aria,ma venni bloccato dalla curatrice.
"Olivieri! salve! dove va!?"
"vado a prendere aria,fa caldo,sto sudando.."
"no venga con me,le presento un artista importante,internazionale!"
A me non mene fregava palesemente un cazzo di nessuno,figuriamoci di -un artista internazionale-
"no guardi ho proprio caldo.."
Mi prese il braccio.
"venga!"
Mi trascinò di nuovo nelle segrete,dove la gente schiumava panna cotta al caramello a forza di dire "si" con la testa.
Poi la curatrice chiamò ad alta voce questa tizia "Signora Galeone! signora Galeone!!"
Venne la Galeone.
Era vecchia,sui sessanta,un pò di gobba,un anello d'oro papale al dito,circa dieci litri di profumo , trucco e rossetto,piena di grinze in faccia,magra,senza culo,ne occhi,ne anima.
La curatrice fece "le presento un artista emergente,Olivieri"
Mi allungò la mano come per dovere,la prese,la strinse.
"piacere,sono Sara (Sabrina? Fernanda? non ricordo ) Galeone , ora ho da fare"
Lasciò la presa , si girò,andò da un altra vecchia per continuare a guardare il mondo dall'alto.
La curatrice spari.
Rimasi solo.
Solo in mezzo ai "si".
Solo in mezzo alla gente che dice "si".
Solo in mezzo alla gente che sa anche quello che non sa e che vede anche ciò che non vede .
Ci ero abituato,e stavo morendo.
Decisi che era ora di tagliare la corda,uscii fuori,senza rotture di coglioni.
Prima mi fece qualche foto un fotografo basso e pelato,sembrava un brav'uomo,sudato,con la reflex tra le mani.
Fece anche qualche scatto ai quadri.
Mi chiese cortesemente di tornare dentro e farmi fare qualche foto con dietro le mie opere. Lo feci,pensando che dopo avrei avuto la libertà.
Finito il giochetto in cinque minuti,tornai fuori,la gente sene era andata,erano rimaste una ventina di persone tra ci una vecchia tutta trasandata, con le sopracciglia truccate e la boccca piena di rossetto che usciva fuori dalle labbra,finendo sul mento.
La vecchia ripeteva da ore "non è la vecchiaia,la giovinezza,sennò che viviamo a fare?"
La scavalcai,scavalcai il mondo intero,percorsi il ponte del forte,le voci si allontanavano,il caldo lasciava spazio al fresco delle sette di sera
Feci un paio di isolati,verso nord.
Arrivai alla macchina,era ancora li,salii,girai la chiave.

Ero libero.















5 commenti:

livio15 ha detto...

ah beh mi mancava il tuo modo di raccontare, sempre molto suggestivo, mi dispiace di non essere venuto ma attualmente sono recluso in casa da un paio di settimane, secondo me se raccogliessi i post che hai scritto fino ad ora e li correggessi un'attimo potresti addirittura provare a fare una pubblicazione, però in quel caso chiamami mi raccomando che la curo io ;) senti avevo in mente più in la di fare una mangiata giù a latina con tiziano e qualcun'altro della vecchia guardia, tu ci staresti ? è tutto da definire quindi nessun impiccio al momento, fammi sapere, un saluto francescooh

Francescooh ha detto...

Sta botta ci sono

Matteo R. ha detto...

Bella Frà! Io non ho avuto bisogno di leggere su Facebook, il tuo post mi è arrivato subito perché sono abbonato al tuo blog: capito che fan accanito?

Bello questo post, poi mi piace questa mossa, sottolineata anche di Livio, di avere un respiro letterario. Per la correzione chiedi anche a Luigi, lui gli spazi dopo le virgole te li mette con piacere. E chiaramente coltiva i tuoi talenti che siano vendere vernici al negozio o sotto forma di tela

Francescooh ha detto...

La punteggiatura mi è nnnemica,.

Luigi ha detto...

Grazie!
Devo proprio ammettere - come ai vecchi tempi - che questo è uno dei post più belli che io abbia mai letto.
Il tuo stile è talmente ricco ed evocativo che riesco a passare sopra anche alle virgole messe a casaccio e a parole tipo "buffè".

La parte in cui ti dai un tono parlando della russa è avvincente