mercoledì 2 aprile 2014

Casilina on the road

Stavo sulla casilina,in mezzo al traffico,dentro una macchina che bolliva che sudava anch'essa come il legittimo proprietario,che ero io.
I quadri si erano sciolti,il colore era scivolato via e i gabbiani erano volati via e i pesci erano scappati e i granchi si erano di nuovo tuffati in mare.
Il sole era un grosso grasso cerchio arancione che stava a un pugno dall'orizzonte e infuocava il tutto.
Ai lati della strada giornali pezzi di carta,sabbia e cespugli secchi.
Mi chiamò la curatrice della mostra,una cretina.
Squillò il telefono,lo presi in mano,delicatamente.Era cosi duro.
"Pronto"
"signor.Stratt siamo ansiosi di vederla"
"ma chi è?"
"ma signor.Stratt,sono io,la curatrice! la curatrice della mostra! la signora d'.."
"si si vabene,ecco ancora un pò di tempo e sarò là"
Gli attaccai in faccia,detestavo tutto,tutti,Totti.
Mi avevano convinto di partecipare a quel concorso,mi avevano trascinato in un tunnel buio e desolato e marcio dove gente dello spettacolo di serie D orchestrava mostrine stupide e sfilate che non erano sfilate.
Ero li,ci arrivai,ci ero arrivato dopo 3 ore di viaggio.
Girai l'angolo,entrai nel parcheggio del locale,che,a prima vista,doveva essere un bar molto molto brutto.
Parcheggiai la macchina,mi sudava il culo e le ascelle puzzavano. La giacca color panna cotta che indossavo era diventata stretta e fastidiosa,le mutande mi tagliavano il culo come un anguria.
Scesi,chiusi la mia FIAT FERRARI PUNTO DEL 96'.
E come al solito,misi le mani in tasca,cominciando a passeggiare qua e là.
Era tardi.
Non vidi nessuno ,mi infilai nel bar,nessuno nemmeno li. Dove erano tutti quanti? Era uno scherzo ben orchestrato?
Sapevano che non mi piaceva partecipare a eventi strani e dovevano aver organizzato uno scherzo.
Poi comparve la curatrice,non sò da dove. Era tutta acchiattata,portava un abito attillato rosso che evinceva la cellulite,il culo grasso,le gambe flosce,le tette calate e 60 anni passati tra coca e festini.
Mi venne in faccia con un sorriso ebete.
"Saaaallvee!!"
"salve"
"come è andato il viaggio?"
Proseguii con domande abbastanza stupide,poi mi scortò nel vero locale,cioè una discoteca allestita a locale.
"dove sono tutti quanti?" domandai
"non si preoccupi,stanno arrivando,e tra un ora arriveranno anche gli ospiti,la tv,i giornalisti e le modelle"
Tutti in un ora.
Non volevo crederci.
Poi entrando in questa specie di locale,mi arrivò forte una puzza di vomito e piscio e alcool .
"che schifo è questa puzza??" chiesi di nuovo
"oh no nulla,ieri c'è stata una festa,gli operai non hanno ancora finito di pulire" rispose
"ah...bene" feci io
Dentro c'erano tante foto appese a una parete,foto d'epoca.
Nelle foto intravidi Fellini,Sordi,Gassman,il papa,qualche altro papa,Andreotti,la Carrà 18'enne(che era una figa clamorosa) e Greta Garbo.
"di chi sono queste foto?"
"oh sono state scattate dal maestro C.R"
"che sarebbe..."
"che sarebbe il fotografo di Fellini"
"che è morto,immagino"
"no è vivo,viene oggi a premiare il migliore artista"
"ah,una persona di un certa rilevanza"
Non rispose,semplicemente girò lo sguardo e proseguii oltre.
Gli venni dietro,lentamente.
Mi fece vedere le pareti dove dovevo attaccare i miei quadri,sempre che fosse ancora vivi.... ( ... )
Ma i miei occhi non davano attenzione alla parete,osservavano tutti il resto.
Un ambiente buio,che puzzava,piccolo,brutto,inadatto,illuminato male.
Volevo scappare via,davvero.
Uscii fuori ,incrociai un paio di persone vestite eleganti,dovevano essere altri "artisti".
Andai alla macchina,aprii il bagagliaio,tirai fuori i quadri ,richiusi.
Passò un oretta,avevo attaccato le opere,anche altra gente attaccò le loro opere. Non che sia uno stronzo che sà giudicare male e solo male gli altri; però ,li dentro,di persone brave a prendere il pennello in mano,cene era una sola.
Passò ancora del tempo,troppo tempo. Il locale si intasò di gente ,sembravano usciti da una fiction americana.
Erano tutti cosi vuoti e stupidi e i loro sorrisi erano finti,stampati,cuciti.Erano tutti eleganti,sgargianti,incravattati e incipriati.
I miei quadri stavano là,appesi ai muri,io li guardavo,loro guardavano me,e mi dicevano "ma che cazzo ci facciamo qui?"
E avevano ragione,li stavo trattando male,più di Renzi col Paese.
Ad un certo punto venne questo C.R,il fotografo di Fellini.Era un signore più vecchio dello stravecchio Branca.Oltrepassò l'entrata,fece un breve cenno con la mano come per saltare,non selo cagò nessuno,io stavo in un angolo,a braccia conserte,a scrutare il tutto e il niente,
C.R era un ometto magro,consumato,basso,portava un cappellino di cotone blu. Faceva tenerezza.
Sorrideva,sorrideva a non sò bene chi,aveva in mano una telecamerina con la quale riprendeva l'ambiente.. Non sò bene se si era reso conto del posto ,forse l'età lo aveva un pò rincoglionito,e mi sembrava anche giusto.Passò un quarto d'ora prima che qualcuno gli andasse a dire che lo stavano aspettando,ma senza troppa fretta.
Dopo una mezz'ora ci fecero sedere di fronte un palco e sul palco stava la curatrice del tutto e il C.R col suo sorriso e gli occhiolini piccoli piccoli e un pò storti.
La curatrice cominciò a parlare al microfono,l'aria era calda,c'erano dieci concorrenti e solo uno avrebbe vinto non sò bene cosa.
Sembrava una cosa veloce,invece fu il contrario.
Nella prima ora vennero presentate delle pseudomodelle con dei vestiti cuciti a mano da non ricordo chi,il tutto coreografato da luci blu/rosse e getti di fumo sparati dal soffitto. Sembrava una scena d'azione di Star Wars.
Poi presentò un libro scritto da lei,una sorta di autobiografia inutile. C.R stava sempre li accanto a lei ,sorridente.
Dopo un altra ora fecero salire sul palco un rapper ,un ragazzotto nero sui 16,lo fecero cantare.
Si atteggiò molto,gesticolava,mandava a fanculo tutti e tutto,il rap ,parlava del rap e della sua vita.
Tupac c'era arrivato venti anni prima.
Il mio culo era diventato tutt'uno con la sedia,non cela facevo più,ai miei lati erano sedute due signore che parevano uscite dal Maurizio Costanzo Show e parlavano come quelle amiche di Maria De Filippi.
Un brutto incubo,ecco cos'era.
Le luci si accendevano e si spegnevano di continuo,venivamo accecati da quegli effetti speciali luminosi e intossicati da quel cazzo di fumo .
Poi venne il grande momento.
Venne annunciata la premiazione,avevo perso il senso del tempo,potevano essere passati anche due mesi e non mene ero accorto.
C.R scese dal palco,proseguendo verso una meta sconosciuta, sempre col sorriso sulle labbra.
Venne richiamato dalla curatrice.
" ma doveva vai!?? ah ah ah! vieni qui Carlo! ah ah ah ! ma dove và!??"
E Carlo ,il povero vecchio Carlo,si girò e disse " eh ,vado n'attimo ar bagno" per poi fregarsene di tutto e andare a pisciare.
La curatrice , non sapendo bene cosa dire,racconto qualche aneddoto sulla sua vita.
A me non mene fregava un cazzo,però ero costretto a stare li,un pò come la lezione di religione al liceo.
Passarono venti minuti circa,tornò C.R,l'uomo che tutti aspettavamo.
Avanzò lentamente verso il palco,le luci si accesero di colpo,parti una musica da disco totalmente fuori luogo.
"vieni Carlo,dai,sali sul palco!" gli urlò via microfono la curatrice.
Egli sali sul benedetto palco,trascinandosi quelle quattr'ossa.
Parti il rullo dei tamburi.
Poi la curatrice fece un gesto e disse "no! no no aspetta aspetta!"
La musica si stoppò di colpo.
" voglio raccontarvi una storia!" proseguii sorridendo anche'essa.
Aveva un sorriso davvero brutto.
"Vi racconterò adesso di quando ero giovane e lavoravo con C.R!"
Parti una mezz'ora di chiacchiera nauseabonda, sulle sue vicende,sulla sua vita,sul fatto che lavorava a cinecittà e che faceva la truccatrice eccetera eccetera eccetera.
Ne avevo le palle piene,volevo alzarmi e andare a staccare i quadri e scappare via,velocemente.
Ma non potevo,quelle due arpie che avevo ai lati ascoltavano attentamente tutto quello che diceva quella strega.
Frasi buttate al vento,battute scontate,aneddoti da dolce vita.
Finito di commuovere il mondo con le sue storie,la curatrice annunciò :
"e ora!....e ora....eee oraa... ora tutti sul palco!"
La musica parti di nuovo,dovemmo alzarci e andare sul palco,tutti insieme allegramente.
La fine era vicina,forse più per C,R che per me.
Mentre mi avvicinavo al palco lo guardai,aveva l'aria sperduta ,un tempo era un fotografo con gli attributi ,che frequentava ambienti importanti ,a contatto con attori e cantanti .
Ora era un vecchietto,su un palco di una discoteca davvero brutta,a premiare qualche scemo che aveva partecipato a un evento spacciato per " premio internazionale".
Li dentro eravamo appena in trenta.
Saliti sul palco ci fu il giro delle presentazioni,io stavo dietro,nascosto.Si presentarono in tanti.
Il microfono passò a me,dissi due stupidate,poi lo passai velocemente a una signora al mio fianco che sembrava uscita da un film dell'orrore.
Dubitai sulla sua natura.
Poi parò la curatrice,poi C.R.,poi ci fu uno scroscio di applausi,poi ricominciò a parlare C.R. .
"quanno ero regazzo,lavoravo pe Fellini...facevo e foto a e modelle e ai cantanti....poi me mettevo a dipince...e Gottuso rosicava ...perché lui non era capace come me...'nfatti er maestro suo a me moo diceva ch'ero mejo de lui....e poi Gottuso nun me poteva vede,perché rosicava...e lui era comunista.."
Proseguii per circa una mezz'ora,raccontò della sua vita,del fascismo,di Gottuso.
Tutti capimmo che non gli era proprio simpatico. Dopo la quarta volta che ripetette di Gottuso la curatrice gli tolse il microfono dalle mani ringraziandolo,sempre col sorriso brutto.
Le luci si abbassarono,ripartirono i flash e i fumi.
" e ora..la premiazione!" ri ri ri annunciò quella cretina.
Ci fu un pò di tensione,vidi le facce di alcuni sbiancare.
A me formicolavano i piedi e il culo e non era l'emozione di vincere o perdere.
Mentre scartava una busta sempre la curatrice aggiunse "ecco..ecco ora andrò a premiare il terzo !"
"il terzo arrivato (...) è G.O !!"
Parti di nuovo la musica,era la colonna sonora di Rocky II.
Applaudimmo tutti,era triste,il premio consisteva in una fotocopia fatta male con scritto -premio pittura C.R-.
Era stata premiata una ragazza un pò in sovrappeso.
C.R si commosse,sorrise,gli strinse la mano,la ringraziò.
Ancora non mi era chiaro cosa stesse accadendo,cioè se era un brutto e strano sogno o ero davvero li.
Poi venne dato il premio al secondo classificato,un signore sui 40 che aveva dipinto un ritratto di C.R.
Una cosa abbastanza scontata,e fatta pure male.
Si emozionò anche lui,ringraziò C.R. e la curatrice,prese il microfono in mano,ringraziò tutti,la famiglia,gli amici,le persone,le cose,la vita,la morte,Arafat,Tony Blair,Mozart,Pippo Baudo,Mastella e Willy il coyote.
Poi,venne annunciato il vincitore.
Rullo di tamburi,luci e flash e fumo.
La curatrice fece l'annuncio "il vincitoreeee......deeel preeemioooo....C.R....èèè...F.Strattt!!!"
Ci fu uno scroscio di applausi,applaudivano tutti,compresa la curatrice che non si era accorta del fatto che il microfono che aveva in mano veniva sbattuto sull'altra mano e produceva un suono che dagli altoparlanti sembrava un botto di capodanno.
Ad ogni modo,mi feci avanti.La musica si abbassò.Le luci tornarono normali.
Mi diede il microfono,C.R. si era nuovamente emozionato,mi guardava con quegli occhietti piccoli piccoli,faceva tenerezza.
Io mene stavo li col mio sorriso finto stampato ,pronto a dire qualcosa,quando mi venne tolto il microfono.
" allora Stratt..wow! che emozione!" affermò la curatrice
Mi mise il microfono sul naso,dovevo dire qualcosa..
"Già...grazie.." dissi
"come ti senti ad essere premiato da Carletto?"
In quel momento pensai - ecco,nemmeno più del -lei- , e questo povero cristo,ora pure col nomignolo-
"beh è un grande onore .." risposi.
Ci furono altre domande,risposi a tutte in maniera molto breve.
Non stò qui a scrivere tutta la versione completa perchè non basterebbe una notte intera.

EPILOGO

Quando giunse la fine,quando tutti eravamo giù dal palco,quando gli altri stavano tirando giù i loro quadri,mi incamminai vero C.R.
Volevo domandargli una cosa,un qualcosa di importante che avrebbe meritato una risposta importante.
Almeno un bel ricordo.
Ma lo vidi serio,forse stava su pensiero.Non lo volli disturbare quindi tornai indietro e tolsi anche io i quadri.
Li riportai in macchina,la mia FIAT FERRARI PUNTO.Era notte,non sò che ore fossero,né l'anno esatto.
Tornai giù,nel locale,c'era ancora un bel pò di gente,C.R sene stava in un angolo a guardare la parete con le sue foto.
Aveva uno sguardo serio.
Mi avvicinai a lui.
"maestro...posso disturbarla un momento?" gli chiesi pacatamente
Si girò,sorrise.
" ah,te sei quel ragazzo che ha vinto er premio.." mi disse
"bravo bravo,te c'hai manico..." aggiunse
"grazie..è un vero piacere..." gli dissi ringraziandolo
Mi guardò come per dire - bhé? che cazzo volevi?-
Fu allora che gli domandai : (versione breve)

"senta,secondo lei,quanto è cambiato il paese e l'arte dai suoi tempi ad oggi?"

Rispose cosi : " bhé io dipincevo da ragazzetto,io e quel rosicone de Gottuso..."

















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